LETTERA
DI MONS.PIO ALBERTO DEL CORONA
AI TERZIARI DOMENICANI
L’ORAZIONE è scudo e sole per il cristiano: scudo per difendersi
dagli infuocati attacchi che Satana vibra al corpo dell’anima
pellegrinante verso Dio; sole che rischiara il viaggio verso la
patria celeste.
Più volte al giorno è necessario imbracciare questo scudo e
scaldarsi ai raggi di questo sole.
A
tal scopo ho pensato di scrivere per i Terziari Domenicani questi
alti e santi pensieri*
per le diverse
ore della giornata, tratti dalla Somma di San Tommaso.
Il
saluto mattutino e vespertino a Gesù Sacramentato l’ho tradotto
direttamente dal francese.
Sarebbe bene che la nostra anima si costruisse un quadrato così
composto: lo Spirito Santo, la Madonna, il Crocifisso, l’Eucarestia;
quattro cose che bellamente s’intrecciano a rigore di scienza,
perché lo Spirito Santo è l’artefice, Maria l’officina viva, dove il
Verbo incarnato è stato partorito per la croce e la tomba.
L’Eucarestia divina raccoglie tutto: il frutto adorabile della piena
di grazia, il sangue della croce e lo Spirito Santo albergante in
Cristo come in suo tempio.
L’anima sapiente nella pietà invochi spesso lo Spirito Santo, spesso
guardi alla vergine, sospiri alla croce, si slanci al tabernacolo.
Dallo Spirito Santo le verrà la luce di amore, dagli occhi della
Benedetta un alito di umile purità, dalla croce energia divina al
sacrificio, dal tabernacolo la fragranza del cielo.
Care anime, non uscite mai dal quadrato e se ne uscite guardate bene
di rientrarvi subito e lì dentro formate quello che San Paolo chiama
“gemito inenarrabile”.
Questo solo gemito come una colomba può salire a Dio, intenerirlo e
preparare sereni giorni alla Chiesa.
E’
Gesù che ce lo assicura nel Vangelo: “E Dio non farà giustizia ai
suoi eletti che gridano giorno e notte verso di Lui? Li farà a lungo
aspettare? Vi dico che farà loro giustizia prontamente. Ma il Figlio
dell’uomo quando verrà troverà la fede sulla terra?” (Luca XVIII,
7-8)
Aggrappatevi dunque allo scudo della fede e giorno e notte gemete
davanti al tabernacolo. Da lì vi verrà il vigore necessario per la
lotta: solo lì sta il segreto della vittoria.