In questa pagina proseguiamo nel cammino delle meditazioni sull'antologia di testi sullo Spirito Santo; si tratta di testi che Mons. Pio ha scritto in varie circostanze di luogo e di tempo.

La preghiera iniziale è nella versione originale, le successive meditazioni sono state riadattate al linguaggio corrente dal P. Angelo Belloni O.P. (che ringraziamo).

Vi ricordiamo che ogni meditazione è accompagnata da un’immagine: la colomba, simbolo dello Spirito Santo, come è stata raffigurata da alcuni grandi pittori; cliccando sull’immagine della colomba potremo ammirare l’immagine dell’intero dipinto.


MEDITAZIONI

11) TEMA: Spirito Santo e annuncio

Brano biblico di riferimento: At 2, 38-43

Quando lo Spirito Santo venne sopra gli apostoli, essi predicarono i portenti del crocifisso e allora il Dio incarnato crocifisso, redivivo predicato alle anime le innamorò, le ferì, le fece schiave delle sue tenerezze. Armato della sua bellezza il Verbo vibrò dalla sua faretra le frecce e i figli di Adamo e le figlie di Eva caddero vinte ai suoi piedi, lo adorarono come loro Dio, ebbero da lui un sorriso che creò in esse la bontà e la bellezza.

Ecco la follia dell’amore nata dal sapere che il Verbo di Dio si abbassò nella carne, nella croce, nel sacramento d’amore. Da questi misteri compiuti per la salvezza del mondo sgorgò una fede amante, la purezza [immacolatezza], il desiderio dei cuori, e il miracolo continua ancora nelle anime. La potenza dello Spirito Santo è la potenza dell’amore e questo amore è qualcosa di sottile, penetrante, luminoso, caldo, alto, che non può esprimersi se non col simbolo e l'emblema del fuoco. Gli apostoli invasi da questo fuoco insegnarono al genere umano a conoscere Dio, ad amarlo, poiché il mondo aveva disimparato tutto, e insegnarono a parlare con accenti di fiamma. Noi siamo oggi gli alunni di quella scuola. Conversiamo con lo Spirito Santo perdendoci nelle ineffabili comunicazioni della sua carità. Il suo alito è puro, soave, beatificante; dà luce, unzione e forza allo spirito; abbellisce la virtù, impreziosisce le lodi, le abnegazioni, le lacrime; rende paradisiaca la vita per qualche istante. Bisogna dilatare i desideri, vincere le paure, credere con la fede dei santi che confina con la visione. Ma noi siamo tenebre e il nostro cuore è una terra senz'acqua.

PREGHIERA


Divinissimo amore, che vivi la tua vita in Dio,vieni come fiamma e come lingua, viene come alito e come profumo di balsamo; distruggi le scorie, insegna a conoscere Dio e a parlarne: allevia i segreti affanni e asciuga le lacrime. Estirpa l’orgoglio l’amore egoistico dal cuore. Prendi la mia anima e gettala nella luce e nella gioia perché vi si immerga fino in fondo. Amen

Impegno
Chiediamo allo Spirito Santo il gemito [preghiera] inenarrabile che suona al cuore di Dio e ne attira le grazie in terra.


12) TEMA: Spirito Santo, conoscenza di sé stessi e discernimento

Brano biblico di riferimento: 1 Cor 12, 4-11

Dio vi conceda di penetrare nella profondità dei vostri cuori per conoscere voi stesse e la forma della vita perfetta e Dio che è il centro della felicità, voi stesse per odiare quel che è storto e ingiusto, la forma della vita che Dio chiede da voi per non illudervi, e Dio nelle sue serene bellezze per innamorarvene. Sul conoscimento di sé si fonda e innalza l’edificio della perfezione evangelica e il mistero, dice S. Agostino, è che nell’odio di sé si trova la vita, nell’amore di sé la morte. Lo Spirito Santo rimandi raggi di amore e vi sveli a voi stesse e vi innamori del disprezzo, delle umiliazioni, dei patimenti. Vi allarghi il cuore e lo spiritualizzi nelle sue aspirazioni.
Frugate bene nell’intimo della coscienza, giudicatevi severamente, e amandovi a vicenda fate scendere l’Amore eterno. Un profondo esame e un rigido giudizio di sé stessi vi disporrà a ricevere lo Spirito Santo.

PREGHIERA


O luce beatissima, svelami a me stesso e fammi conoscere le malizie del mio cuore stolto. Senza di te niente posso; nessuna resistenza ai vizi, nessuna capacità di comprendere lo cose alte e sante. Insegnami le verità eterne e il disprezzo delle cose passeggere. Accresci in me l’amore per le cose del cielo e sii sempre l’oggetto della mia fede, la fiamma della mia carità. Amen.

Impegno
Questo esame interiore che scopre e rivela l’anima a sé stessi la riempia di salutare vergogna.


13) TEMA: Spirito Santo e figliolanza divina

Brano biblico di riferimento: 2Pt 1, 2-6

Ecco quel che vuol dire S. Pietro quando afferma che siamo fatti consorti della natura divina. L’essere figli di Dio vuol dire averne la natura e la somiglianza: questa somiglianza o forma divina è la Grazia, e basterebbe quella luce di bellezza per farci figli di Dio; ma Dio con la grazia mette in noi lo Spirito suo che è la sua vita, che ha la sua essenza e la sua gloria; stampa con lo Spirito Santo l’effigie divina in noi e ci lascia anche il sigillo vivo e divino che è l’Amore-Persona. Lo Spirito Santo come raggio sostanziale penetra nell’anima come il raggio di luce penetra il cristallo, e penetrando l’anima la rende atta a intuire i segreti e discernere la bellezza di Dio. Lo Spirito Santo è sigillo e imprime nell’anima l’effigie dell’eterna bellezza come il sigillo stampa e si imprime nella cera. Lo Spirito Santo è un bacio che porta l’anima al cuore di Dio e mette gli ardori e le gioie di Dio nell’anima, e allora si diventa quel che Dio è, ci si veste della gloria di Dio, si prende la natura di lui. Quell’Amore è nel seno eterno del Padre e parla al Padre col Verbo, ed anche nel seno nostro e parla col Verbo a noi, e ci parla dei segreti del Padre, e ci fa conoscitori del Padre, amatori del Padre, consorti della vita del Padre, perché la vita del Padre è il Verbo, la vita del Padre è lo Spirito, e di questo Verbo e di questo Spirito siamo possessori anche noi. Lo Spirito ci porta e ci parla, e ama e giubila in noi; Egli è sole e noi siamo raggi; come il sole conserva i raggi producendoli sempre, lo Spirito Santo conserva e sostiene noi irraggiando sempre, respirandoci e aspirandoci sempre e facendoci uscire di sé e rientrare continuamente in sé per rinnovarci ad ogni istante e deificarci al suo soffio e al suo caldo. Dio respira e aspira noi, e noi dovremmo respirare e aspirare Dio con la sua essenza e con la sua vita. Il miracolo dello Spirito Santo si consuma così.

PREGHIERA


Vieni in noi, o Spirito Santo, e porta la tua grazia, le virtù e i doni. Facci meno ribelli nella correzione e cura il nostro orgoglio col timore di Dio. Rendici meno inclini ai piaceri infondendoci la carità che è intima e affascinante dolcezza. Rendici meno insofferenti delle fatiche infondendoci
la forza che ci ritempra. Luce beatissima, consolaci nel dolore, apri in noi la vena del pianto, desta nel nostro cuore gemiti inenarrabili , educaci alla speranza immortale. Amen

Impegno
Pensare che Dio ci conserva in vita nell’ordine della grazia con la deificazione. Noi dipendiamo in tutto il nostro essere umano e soprannaturale da Dio come l’alito e il respiro dipendono dal respirante.


14) TEMA: Spirito Santo ed Eucaristia

Testo biblico di riferimento: Gv 6, 57-63

I doni dello Spirito Santo ci rendono svelti e agevoli nei movimenti, ci portano come altrettante ali di fuoco verso l’alto: i frutti sono moti soavi del cuore santificato che sente l’alito del bacio di Dio. E l’anima diventata creatura eterea, celeste, respira e aspira il cielo, lo porta in sé e in lei. È il paradiso ritornato quaggiù, è l’etereo soffio d’amore che pervade i cuori e li fa salire alla vita eterna.
Nella comunione quel divinissimo amore viene in noi ci invade tutti: ravviviamo allora il nostro spirito e gridiamo: Spirito Santo, noi ti adoriamo, adoriamo la tua eterna divinità. Noi lo sentiamo che nell’Eucarestia: la carne deificata e vivificante del Verbo porta lo Spirito Santo in noi, questo divino Spirito come fiume corre e allieti, è fonte che zampilla fino alla vita eterna, spinge cioè le anime lassù dove è il nostro capo, Cristo Gesù: è fiume che entra nelle fibre e purifica dalle macchie nascoste, è fiume che tocca l’anima e la feconda, è fiume che inonda e trasporta. Gesù lo aveva detto e lo fece: lo Spirito Santo da lui fu mandato a suggerirci dentro le cose divine, a renderci lieti nel nostro triste esilio, forti nelle battaglie della nostra coscienza, capaci di compunzione, fervore e ricchi di divina energia. Trattiamo con lui [lo Spirito Santo] quando abbiamo il pane di vita in noi. Invochiamolo davanti al tabernacolo, perché in esso è presente nella umanità del Verbo. La parola energia vuol dire operazione dentro, come entusiasmo vuol dire Dio dentro, e lo Spirito Santo ci è stato dato e messo dentro nell’essenza dell’anima, perché sia luce e splenda, sia fuoco e infiammi, sia fiume e scorra, sia fonte e sgorghi, sia lingua e parli, sia cuore e palpiti, sia voce e suoni, sia seme e germini, sia paradiso e allieti .

PREGHIERA


O Spirito Santo, tu vivi in me e io non ci penso, tu lavori in me e io non ti seguo, tu mi stimoli al bene con le tue sante ispirazioni e io non ti ascolto. Porto il fuoco in petto e sono di ghiaccio; ricevo in me le tue beate fiamme nell’eucaristia e neppure allora mi scaldo. Che speranza di salvezza ritrovo in me? Toccami o misericordiosissimo amore, col tuo raggio segreto; schiudi in me la vena del pianto, ed io nelle lacrime di un pentimento amoroso possa ricevere un nuovo battesimo e rinnovarmi ogni giorno. Amen.

Impegno
Stattene dentro al quadrato che si compone dello Spirito Santo, della Vergine, del crocifisso e dell’eucaristia. Lì dentro rivolgiti ora all’uno, ora all’altro, e non cessare di operare. Lavora sempre. Lo Spirito Santo t’infiammi, la vergine ti faccia simile agli angeli nel corpo e nello spirito, il
crocifisso ti applichi i meriti del suo sangue e t’imporpori. L’eucaristia ti rinvigorisca e ti faccia martire di amore e di dolore. L’amore e il dolore, con l’abbraccio alla croce fanno il martirio dell’anima. L’eucaristia che è il ricordo dell’infinito amore e dell’infinito dolore e infonde energia nel patire e trasforma in vittime che innamorano Dio.


15) TEMA: Spirito Santo e desiderio

Testo biblico di riferimento: Rm 8, 26-27

Ormai siete nel Cenacolo meditando e gemendo verso lo Spirito Santo e guardando verso il cielo da cui sta per discendere lo Spirito increato. Gemete rinnovando i desideri di riceverlo e non fate caso se i desideri non sempre sembrano scaturire spontanei dal cuore. Desideri anche tratti a forza dal fondo dell’anima bastano ad attirare Dio dentro di noi. L’invocarlo, diceva S. Agostino, è un chiamarlo con voce che suona dentro di noi, e il desiderio è voce che pare silenzio e invece è clamore. Non è dunque perduto il tempo quando il cuore sembra muto, perché non arde. Il desiderio è cosa della mente è atto dello spirito e basta. L’anima nostra, dice S. Tommaso si chiama così perché dà vita al corpo, che ha in comune con l’anima delle bestie. Ma si chiama spirito in quanto è incorruttibile capace di conoscere e di amare, cosa che ha in comune con gli angeli. In quanto è spirito è un’arcana bellezza, una sostanza misteriosa che nel segreto concepisce il pensiero di Dio e produce l’atto dell’amore di Dio, alla qual cosa non partecipa il cuore di carne. Si può dunque pensare a colui che è, guardarlo nella luce della sua bellezza, desiderarlo e chiamarlo in noi senza sentire nulla di soave e senza sentire vibrazioni emotive. La grazia aiuta questi azioni misteriose e nascoste delle quali Dio è testimone, quel Dio che non è lontano da noi, ma dentro di noi e ci tiene e porta sul seno. Tutte queste cose [le grazie dello Spirito Santo] saranno date tanto più con abbondanza all’anima quanto più ella avrà amato quaggiù, perché l’amore importa il desiderio e il desiderio allarga l’anima e la rende atta a possedere la cosa amata.

PREGHIERA


Ospite dolce, scrutatore e riprensore, amico e consolatore intimo, desta compunzione, desideri amorosi vivi e forti, sospiri ineffabili, slanci divini che portino in alto e facciano gustare la gioia celeste agli amanti in esilio. Amen

Impegno
Meditare questa frase uscita dalle labbra di Gesù: « Sarete battezzati nello Spirito Santo [tra non molti giorni] » . Gesù che ce lo ha comprato a prezzo del suo sangue, ce lo conceda [questo Battesimo nello Spirito] presto.


16) TEMA: Spirito Santo e unione mistica

Testo biblico di riferimento Gv 17, 20-22

Lo Spirito Santo inizia fin dalla terra questo lavoro divino, ed egli è la fonte della vita, il fuoco sacrosanto, l’unzione intima, l’attuazione della pace, il focolare e l’oceano della beatitudine, l’abisso della gloria. Ora tutto è nascosto; la grazia è un germe chiuso nell’anima che rende l'anima divina; ma in quel germe è l’inizio della vita di gloria; la dilatazione di quel sacro germe causa la glorificazione, la trasformazione in Dio, il diventare simili a lui. Nessun mezzo tra la nostra intelligenza e la sua essenza, tranne il lume che si rafforza al vederla come è in sé stessa e nell’abisso della sua bellezza. Essere in Dio, sentirsi in lui, nuotare in lui, trasformarsi in lui, essere lui senza perdere la propria personalità e usarla tutta e con tutta la forza per attestargli l’amore; ecco la pentecoste dell’eternità. Tutto il nostro essere compenetrato della luce e delle fiamme di lui per vivere una vita deiforme anche nella parte materiale della nostra natura che porteremo lassù. In queste idee divine si attinge la tenerezza verso le anime, e allora si sente e si dice: siete i tesori di Dio! Piccoli cenacoli del Paraclito, piccoli cieli nei quali egli vive e costringe a riverenza e tenerezza ineffabile. Nello specchio dell’eternità, guardate sempre, contemplate il cielo, e non lasciate il germe della grazia inoperoso in voi. La grazia è vita eterna.

PREGHIERA


Vieni o Santo Spirito, sii tu stesso il merito delle mie fatiche, la corona dei miei sforzi, la gioia perenne nella patria celeste dove con il Padre e con l’Unigenito Figlio ti loderò eternamente. Amen

Impegno
Come preparaci alla divina trasformazione? Solo lo Spirito Santo può renderci puri e adatti al bacio di Dio.

17) TEMA: Cercare e conoscere lo Spirito Santo

Brano biblico di riferimento: 1 Cor 2, 9-12

Il S. Padre ci chiama oggi allo studio e all’adorazione dello Spirito Santo e tu fanne oggetto sempre più di accurata e profonda ricerca. Adorate la gloria dello Spirito Santo in seno al Padre e nell’eternità: studiate e meditate i misteri dello Spirito Santo in Gesù e nella Vergine, cercate il tesoro dello Spirito Santo nella Chiesa e nelle anime vostre. Adoratelo, invocatelo, amatelo, intensamente. La sua gloria, i suoi misteri, i suoi tesori, siano tre punti nuovi di meditazione come il mistero, il frutto e il tesoro della croce. Cercalo in seno a Dio, come amore increato che lega le due persone nell’estasi dell’immutabile pace, come bacio sostanziale che si scambiano dall’eternità il Padre e il Figlio. Cercalo in seno a Maria, dove lega le due nature nell’unica persona del Verbo e fa l'uomo-Dio; cercalo in seno alla Chiesa ove incorpora le membra al capo, le illumina, le feconda col battesimo e con la cresima le consacra in suo tempio; cercalo nell’anima tua in cui vive ed è principio di vita. È il bacio sostanziale che il Verbo tuo sposo dà alla tua anima, perché egli è Verbo che con Padre spira l’eterno amore. Egli è il dolce ospite, il sacro refrigerio, l’unzione beata che riempie l’anima di luce e fa comprendere i misteri del cielo. È il sole dell’anima tua e la fa pura.

PREGHIERA


Opera in me, [Divino Spirito] distruggi in me il vecchio, fabbrica il nuovo, rendimi luce nei pensieri e fiamma negli affetti, melodia di amore nei canti che vai tessendo allo sposo nella terra del mio esilio.

Impegno
Il lavoro dello Spirito Santo [nelle Scritture, nei santi, nella storia, nelle anime e nella Chiesa] va studiato.

18) TEMA: Spirito Santo e Incarnazione del Verbo

Brano biblico di riferimento: Lc 1, 34-38

Lo Spirito Santo crea, unisce, santifica in seno a Maria; plasma il corpo, crea l’anima, unge dell’olio d’esultanza Gesù. Il sole dell’eternità nella Vergine, paradiso vivente, fa germogliare il fiore di luce, il frutto di eterna benedizione. Come lo Spirito Santo è nell’eternità il bacio sostanziale di Dio che lega il Padre e il Verbo, così lo Spirito Santo nel tempo e in seno a Maria, è il bacio increato che forma il Cristo, il messia di Dio e versa in lui tutti i tesori di grazia. Ecco l’officina vivente, Maria; ecco la materia del lavoro, il corpo verginale di lei; ecco l’artefice divino, lo Spirito Santo; ecco il lavoro di perfetta eccellenza, il Cristo. La Vergine per estasi e per opera dello Spirito Santo lo concepisce e il concepito è il miracolo dell’universo, l’uomo-Dio, lo sposo delle anime, il verginale, il virile, il divino, legati insieme. Lo Spirito Santo per bocca di Isaia paragonò la futura incarnazione del Verbo al germogliare di un fiore. Un germoglio spunterà dal tronco di Iesse, un virgulto germoglierà dalle sue radici [e uscirà sopra il virgulto il fiore]. Al fiat della Vergine lo Spirito Santo in un attimo plasmò il corpo, creò l’anima, e anima e corpo unì alla persona del verbo; ed ecco in un subito germogliato il giglio divino, cioè il Dio abbassato nella carne, il creatore eterno nel corpicino di un bambino. Il Figlio di Dio fatto carne stette nel seno materno alla maniera degli altri bambini con le mani infantili a schermo degli occhi e in un tale groviglio che è stato di abbassamento vicino al nulla. E in quelle dimensioni di poco oltre ad un palmo si è rivolto al Padre e a lui si è offerto vittima in luogo delle vittime antiche.

PREGHIERA


Spirito Santo che hai fatto germogliare il fiore di eterna bellezza in seno alla Vergine, noi ti adoriamo. Gesù, divino giglio che nel paradiso della verginità germogliasti all'ombra e al caldo dello Spirito Santo noi ti adoriamo. SS. Trinità, noi ti adoriamo. Amen

Impegno
Il Verbo incarnato, la Madre Vergine, lo Spirito Santo, ecco i tre amori delle anime, i tre tesori della Chiesa.

 19) TEMA: Lo Spirito Santo nell’anima

Brano biblico di riferimento: Ez 36, 25-27

L’anima è bella di suo: è raggio sussistente di una bellezza divina. A questo splendore nativo aggiungi la grazia che è divina bellezza e dimmi che tesoro deve essere allo sguardo di Dio!
Ma quando lo Spirito Santo la purifica con il suo bacio di fuoco, quando le applica il tesoro dei meriti di Gesù e la tinge di porpora e Dio stesso se ne innamora, anzi Dio stesso è attirato fortemente dentro a quel raggio di bellezza infuso da lui. È allora che Dio chiama l’anima suo tesoro, sua delizia e suo regno e l’anima chiama suo tesoro, sua delizia e suo regno Iddio. È uno scambio di ineffabili amori. Per la soavità intima di questo scambio anche i dolori si alleviano e addolciscono, si fa soave anche il pianto. L’anima allora aspira e respira l’eternità, aspira e respira il sangue, aspira e respira la fragranza di Maria, è vestita di fuoco, inebriata di sangue, come diceva S. Caterina da Siena, e nella povertà, nel silenzio, nella solitudine, nella contemplazione del crocifisso trova riposo e tregua ai tormenti dell’amore, tormenti immortali che solo Dio intende. S. Bernardo esprime così l’intima e beata azione di Dio nell’anima: « Dio crea l’anima per comunicarsi a lei, la fa vivere perché senta, la tocca perché desideri, la dilata perché comprenda, la giustifica perché meriti, la scalda perché abbia fervore, la feconda perché porti frutti, la guida all’equità, la forma alla benevolenza ricca d’amore, la modera con la sapienza, la fortifica con l’energia, la visita e rischiara con la sua luce beata, la protegge per la sua sicurezza, la riempie di tutto sé stesso per farla eternamente beata ». In questa pagina è tutto il lavorio segreto dello Spirito Santo il quale cresce la bellezza dell’anima, già bella e radiosa in sé, la rende dimora, tempio e cielo vivo, suo trono regale e suo paradiso.

PREGHIERA


O Spirito Santo, bacio sostanziale dello Sposo, rendi angelica la nostra anima, spandi in essa luce e gioia. Desta la commozione nel nostro petto, apri in noi la vena di lacrime dolci e fa regnare in noi una pace meravigliosa. Amen

20) TEMA: Spirito Santo e peccato

Testo biblico di riferimento: Gv 1, 32-33

Lo Spirito Santo non si apre quasi mai - colpa dell’anima - il varco all’interno della nostra anima e rimane sempre in essa del vuoto, del torbido e del freddo. Aliti mal sopiti di orgoglio si destano, vecchie piaghe si riaprono a volte e l’anima inquieta si agita e stanca nel vuoto. Perciò infedeltà e ingratitudini che il geloso amore di Dio sovente ci rimprovera e rimproverandoci ci tortura facendo sospirare la libertà gloriosa dei figli di Dio; noi polvere con l’anima. Se l’anima nostra è un tempio in rovina è necessario invocare lo Spirito Santo affinché lo restauri sgombrandolo dalla malvagità del cuore, dalla superbia della mente e dalla superficialità dello spirito. Se il nostro cuore è coperto di ombre, svogliato nei sacrifici e pigro nelle lotte; terrestre nei suoi movimenti; incapace di comunione con Dio; per tutte queste miserie che alludono alla debolezza umana non vi è che un farmaco, un rimedio: lo Spirito Santo. Oh! Scenda questo ospite divino e purifichi, spiritualizzi, tramuti i cuori di carne in cuori di spirito, ci ammaestri scotendo, bruciando, annientando quanto trova in noi di estraneo e vizioso. Egli è colui che toglie con il suo alito le tue macchie, ti desta la compunzione, forma il gemito della speranza o della preghiera, ti apre la vena del pianto, crea beati desideri, slanci verso l’alto.

PREGHIERA


[di S. Agostino, ripresa da Mons. Pio]
Umiliato ti confesso, o Signore, che nessuno si può gloriare della sua forza e che l’uomo non può compiere ciò che vuole e volere ciò che può e neppure può mettere in opera ciò che vuole o può; ma tu in noi puoi fare tutto, come dice Isaia. Preghiamo dunque la tua smisurata pietà che ti degni di salvarci come è in tuo potere; perché se lo volessi io non potrei; e se lo potessi non vorrei, tanto sono misero e colpevole di peccato. Or poiché solo da Dio viene ogni nostra capacità in lui ci vogliamo gloriare. Amen

Impegno
Non resistiamo mai alle sue ispirazioni, non contristiamo mai lo Spirito Santo con le ingratitudini e le infedeltà, non estinguendo mai la sua grazia con atti contrari alla carità e umiltà.

21) TEMA: Spirito Santo e nullità umana

Lo Spirito Santo vi parli come lingua di fuoco e vi trasformi. Le piaghe, le scorie, i segni dell’umanità si dileguino dinanzi agli splendori fiammeggianti del Dio Amore che ha la forza di rendere divina la polvere. Se il nostro cuore è un aggregato di atomi di polvere, che questi atomi cadano in mano all’amore eterno e si vestano di luce e di fuoco. Allora saranno atomi non indegni dell’immortale sguardo di Dio, e serviranno da trono a lui. Per Dio tanto vale il granello di sabbia quanto l’astro, tanto la stilla del mare quanto il dorso di un serafino. Tutto impallidisce dinanzi a lui, e dove egli posa lo sguardo crea l'infinito, e dove cade il suo sguardo si apre l’abisso per accogliere l’effusione del suo splendore. Preghiamo dunque che ci guardi, e venga col suo sguardo a scavare in noi quell’abisso e ci versi pure il suo terribile e il suo sublime, purché stia con noi. Se la luce dei suoi occhi desterà nell’anima il terribile nell’animo, patiremo con eroismo, se ci farà balenare il suo sublime, godremo in pace serena la sua bellezza; se l’alternare del terribile e del sublime, della brezza soave e della tempesta ci scoprirà gli abissi della nostra miseria e accenderà in noi la sete dell’immutabile, noi piangeremo, e così la vita nostra sarà un patire, un gioire ed un piangere che ci farà bene. Quel che importa è che la nostra anima diventi spirituale nei suoi desideri com’è spirituale nella sostanza, e che ci trasfiguri al fuoco dello Spirito Santo.

PREGHIERA


Venga dunque questo amore che è tutto insieme crogiuolo, orefice e fiamma. Metta tutto sé in noi e ci sia fiamma e stampi l’ora radiosa della tua bellezza nel nostro spirito così che esso abbellito dalle fiamme celesti si vesta di tutta la santità dell’amore e incanti il suo Dio. Amen.

Impegno
Ripetere: Io sono un atomo di polvere macchiata e tu sei Dio.